L'origine contadina degli abitanti di questo Comune si può
ancora riscontrare (per fortuna!) a tavola.
Questa terra generosa e ancora coltivata con sistemi naturali,
offre tanti ed appetitosi prodotti che, sapientemente manipolati
da abili massaie, mantengono integre le tradizioni ed una "cultura"
del mangiare sano e genuino. E' molto facile reperire in loco
carni genuine da allevamento (agnello, castrato, viteili, pollame,
oche, anatre e conigli) o di animali liberi in natura come la
selvaggina (lepri, pernici, fagiani e cinghiali).
Le specialità gastronomiche a base di carne sono cotolette
di agnello e scottadito, pollo alla diavola, brodo di cappone
con cappelletti, sugo d'oca e anatra in salmì, coniglio
arrosto ripieno di patate e finocchio (o all'arrabbiata) e poi
..... pappardelle alla lepre, fagiano in salmì o al cartoccio,
salsicce di cinghiale...
"Ammazzare il malale" è un rituale ancora molto
diffiuso e la salata di prosciutti, lonze, capocolli, barbozze,
salsicce e salami offre alle famiglie una scorta di prodotti genuini
e molto saporiti.
Che dire poi dei
profumi del sottobosco: funghi, tartufi (bianco e nero), asparagi
e castagne. .. oppure di una bruschettina con olio di frantoio.
Dove
le massaie locali però sono proprio insuperabili, è
nella manipolazione e trasformazione dei farinacei:
tagliatelle (al rasagnolo), gnocchi di patate, cappelletti e agnellotti,
ravioli, torta (o crescia) con prosciutto, con "L' arrabbiata"
o con erba campagnola, nonché le famose ed uniche torte
pasquali al formaggio o dolci.
Per concludere con un
dolce: "pinoccata", ciambellone, brustengo, arvoltolo,
fregnaccia, ciaramicola, faccetta nera, frappe e castagnole, maccheroni
dolci o il più nobile "serpentone" a base di
mandorle.
Non esistono
a Valfabbrica Cantine Sociali, ma soltanto piccole produzioni
artigianali, che offrono un vino di gusto accettabile o un Vin
Santo molto amabile.
(testo dalla Guida
Turistica di Valfabbrica)